IL PERCORSO DEI FUOCHI TRA ANZI, ERCHIE E FRAGAGNANO

OLYMPUS DIGITAL CAMERANell’ambito dei consolidati rapporti instaurati in questo decennio tra il Comune di Anzi e diversi centri pugliesi, nei giorni scorsi ho partecipato alle peculiari iniziative organizzate nei comuni di Fragagnano (TA) ed Erchie (BR) in occasione della festa di San Giuseppe, allo scopo di mettere in rete le suggestive ed antiche tradizioni legate ad un ideale “percorso dei fuochi”, all’interno del quale il Comune di Anzi intende svolgere un significativo ruolo valorizzando ulteriormente l’originale tradizione del salto dei falò la sera del 12 giugno, vigilia della festività di Sant’Antonio.

A Fragagnano, il 14 marzo, l’antico rito pagano dell’accensione del falò ha anticipato l’allestimento delle tavolate in onore del Divino Patriarca, le cui pietanze rituali sono state dapprima “benedette” e poi offerte gratuitamente, ad onore di San Giuseppe, alle migliaia di persone presenti.

Ad Erchie, la sera del 18 marzo, è stato fatto ardere, tra fuochi d’artificio e luminarie, un grande falò, alto fino a 25 metri, realizzato dai giovani con i tralci della potatura dell’ulivo. Intorno al mega fuoco è stata offerta alle circa ventimila persone presenti una delle 13 pietanze che la mattina successiva (19 marzo) hanno composto le Tavole di San Giuseppe, allestite dalle scuole e dalle associazioni del posto.

Intervenendo pubblicamente in entrambe le occasioni, ho invitato i pugliesi ad assistere alla peculiare tradizione anzese del salto dei falò del 12 giugno, sostenendo che “si tratta di una vera e propria sfida  tra  i ragazzi dei quartieri che lanciano nei falò tante ginestre ed altri giovanotti che trasportano  la “guglia” con l’effige di Sant’Antonio, i quali, accompagnati dalla banda musicale, cercano di oltrepassare i fuochi.  Il tutto in una cornice di grande ospitalità ed accoglienza e di forte calore umano e sociale”.  I tradizionali ‘focanoi’ di Sant’Antonio– ho aggiunto- rappresentano un ‘focus’ emotivo e antropologico irrinunciabile, sono il fuoco-madre, il fuoco-padre, il ‘calore culturale’ che unisce gli anzesi in comunità storicamente realizzata. Alla memoria delle generazioni di anzesi il fuoco alimenta la passione di chi ha lavorato per portare le ginestre al quartiere  ed il passaggio salvifico delle guglie rappresenta simbolicamente la vittoria del bene (il santo) sul male (il fuoco, il peccato ardimentoso degli uomini).

 

IL SINDACO di ANZI

Giovanni PETRUZZI