In ricordo del geometra Savino Sblendido

Mi addolora l’improvvisa e prematura scomparsa del geometra Savino Sblendido, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Anzi, con il quale avevo un consolidato rapporto d’amicizia risalente all’epoca della gloriosa Radio Antenna Siri, di cui è stato un autorevole membro dello staff, distinguendosi, in particolare, per la pacata, garbata ed ironica conduzione di “Jukebox”, il seguitissimo programma musicale di dediche e richieste.

Fu una straordinaria esperienza di comunicazione e di socializzazione che ha inciso profondamente sulle nostre esistenze, tant’è che da lì originarono le nostre rispettive scelte sentimentali che condussero- entrambi- a sposarci con donne di Abriola.

In questo doloroso frangente riaffiorano nella mia mente tanti ricordi legati a quei memorabili anni’80, durante i quali Savino ci deliziò anche della sua preziosa collaborazione al giornalino ciclostilato “Protagonismo Giovanile”, l’antesignano del periodico “L’Alternativa”.

In particolare, mi torna in mente un aneddoto del giorno dell’Immacolata del 1983 o 84, quando Anzi fu colpita da una colossale nevicata e noi avevamo il problema di andare ad aprire la radio, ubicata alle pendici del Monte Siri, in via Salita Rosario n. 23, poco sotto il ripetitore Rai. All’inizio di Salita Rosario c’era una vera e propria montagna di neve, che sovrastava le nostre altezze. Io, Savino e l’allora suo inseparabile braccio destro, Tonino Motta, prendemmo qualche pala e riuscimmo a scavare un tunnel che ci permise di abbattere la montagna di neve e di salire in radio, “armati” di una bottiglia di spumante e di un’altra di “Martini” portate da Savino per festeggiare il suo compleanno, essendo lui nato l’8 dicembre 1958. Arrivati in radio, oltre a riscaldare le case della Val Camastra con la nostra musica ed allegria, organizzammo, in raccordo con la locale stazione dei Carabinieri, un vero e proprio servizio di pubblico soccorso recependo le telefonate delle persone in difficoltà o isolate e le segnalazioni dei disagi provocati dalla neve. Stemmo lì per l’intera giornata, dalle 8 del mattino a notte inoltrata, rifocillati con pietanze generosamente offerteci dall’accogliente quartiere della “Turr” .

Negli anni successivi al suo matrimonio (1985) la simpatia, la stima ed il rispetto reciproci hanno continuato a contraddistinguere i nostri rapporti anche se la frequentazione non era costante.

Ho, poi, quotidianamente ritrovato Savino durante il mio decennale mandato da Sindaco dal 2004 al 2014, ed ho potuto apprezzarne la competenza e le qualità professionali, che, in circa 40 anni di onorato servizio, lo hanno reso un punto di riferimento importante e difficilmente sostituibile per il Comune di Anzi.

Rattrista ora sapere che Savino’58 non c’è più. Pace all’anima sua ed un solidale abbraccio e le più sentite condoglianze ai suoi familiari.

Giovanni Petruzzi